Progettare gli spazi per collaborare, innovare, crescere
Un ambiente di lavoro “speciale”
Negli ultimi mesi il mondo del lavoro ha dovuto attraversare una delle sfide più complesse della storia recente. Il repentino e generalizzato passaggio all’home working ha cambiato il modo stesso di concepire gli uffici: non più l’ambiente di lavoro tout court, ma un ambiente speciale. Uno spazio che offre una possibilità unica: quella di condividere idee di persona. Modalità, questa, strettamente connessa alla capacità di produrre innovazione, che può essere migliorata attraverso una progettazione ragionata del workspace.
Meno presenze, più collaborazione
Il contesto pandemico ha portato inevitabilmente a ridefinire la funzione dell’ufficio, identificato non più come spazio di lavoro individuale bensì come luogo di incontro e collaborazione. Di recente un sondaggio JLL ha evidenziato che in proiezione futura le imprese sentono la necessità di dedicare più spazio alla condivisione delle idee e delle conoscenze. Le aziende avranno inoltre più spazio fisico a disposizione, in conseguenza del ricorso allo smart working. In futuro, quindi, avremo probabilmente uffici meno affollati, ma più votati all’incontro e alla collaborazione.
Collaborazione, innovazione, crescita
La connessione tra presenza fisica, collaborazione, innovazione e produttività è dimostrata da numerose ricerche.
- Un sondaggio BCG registra che 8 “innovatori forti” su 10 si basano su un’organizzazione aziendale collaborativa e aperta.
- I dipendenti che fanno parte di team di lavoro hanno il doppio di probabilità di essere “pienamente coinvolti”, secondo una ricerca di ADP.
- Uno studio scientifico della Chihlee University of Technology rileva che l’interazione face to face favorisce la generazione di idee innovative rispetto a quella mediata da un computer.
- Secondo Deloitte, infine, i lavoratori di aziende che incoraggiano collaborazione e innovazione sono per il 34% più felici. E quindi più produttivi.
Progettare gli spazi per la collaborazione
Il miglioramento della collaborazione in azienda non può prescindere dalla progettazione del workspace. Tra gli aspetti da considerare nella progettazione di spazi dedicati all’interazione (formale e informale) vanno considerati:
- isolamento acustico, necessario per garantire al contempo la privacy dei team di lavoro e il comfort acustico negli ambienti esterni;
- continuità visiva: l’interazione tra le persone non è qualcosa da nascondere, bensì da porre – non solo simbolicamente – al centro dell’attenzione;
- arredi e dotazioni tecnologiche flessibili, che consentano di scegliere liberamente modalità di interazione differenti in base alle necessità;
- scelte di design (come ergonomia, illuminazione e materiali) in grado di favorire un clima di lavoro positivo e produttivo;
- ricambio e sanificazione dell’aria: una condizione essenziale per garantire standard igienici e di sicurezza elevati in un ambiente condiviso.
Be collaborative!
Tutte questi principi sono alla base di Collaborative Room: la nostra gamma di pod modulari pensate per uffici sempre più smart, condivisi e multi space.
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COLLABORATIVE ROOM
Soluzioni per lo Smart Office
Collaborative room e tutte le nostre soluzioni per gli spazi di condivisione formali o informali (come la linea Coffice) sono ispirati al principio dell’Activity Based Working (ABW): nuovo paradigma per l’organizzazione del lavoro che mette al centro le effettive necessità delle persone superando il concetto tradizionale di “postazione”.
È questo un principio fondamentale della nostra visione di Italian Smart Office: uno spazio di lavoro dal layout flessibile, dove il lavoratore può operare con maggiore facilità, libero di muoversi agevolmente in spazi operativi, aree dedicate alla concentrazione e zone dedicate all’interazione o al relax.