Less is (ru)more: collaborazione e comfort acustico possono coesistere
La comunicazione è importante. Oggi più che mai. Vale per tutti, soprattutto per le aziende. Non è certo una novità, semmai una conferma. Una buona comunicazione è un fattore chiave per il successo. Comunicazione da intendere verso l’esterno ma anche e in primis all’interno dell’organizzazione. A volte, però, la comunicazione può essere difficoltosa. E anche il messaggio più chiaro finisce per essere deviato o modificato in presenza di uno o più fattori di disturbo. I quali, in ufficio, possono derivare anche da una scarsa efficacia del design e degli arredi.
L’era del multi space
Il design dell’ufficio può rendere più felici e produttivi. Sono varie ricerche a dimostrarlo. Forme, colori e materiali possono contribuire a generare emozioni positive e senso di benessere. È essenziale, dunque, valutare questi elementi quando si progetta un luogo di lavoro. Discorso che assume particolare rilevanza alla luce dei cambiamenti profondi che interessano l’ufficio. Da mero luogo di produzione esso diventa sempre più luogo di d’incontro, inclusione, interazione, collaborazione. Una sfida che passa anche attraverso una diversa progettazione del layout fisico e degli arredi.
Di fatto, l’agilità, sempre più applicata al tema del lavoro, coinvolge anche l’ufficio. E, come delle suddivisioni della scala dei tempi geologici, anche qui si passa da un’era all’altra. Dall’era degli uffici chiusi si è passati a quella dell’open space. Ora siamo all’alba dell’era del multi space. Che salva alcuni elementi positivi del modello precedente e ne corregge alcune imperfezioni.
Il fattore concentrazione
L’ufficio post pandemia rinasce ibrido e liquido, modulare e versatile, in grado di valorizzare nel contempo il singolo e il gruppo. Non una rivoluzione: piuttosto un’evoluzione. È, in fondo, l’idea alla base del concetto di Italian Smart Office, dove coesistono spazi operativi “tradizionali”, aree relax e zone per la concentrazione. Già, la concentrazione: è essenziale quando si lavora. Ma la si perde facilmente. E ritrovarla è difficile. Una questione da non sottovalutare:
- Secondo un sondaggio del marketplace per l’apprendimento Udemy, il 75% dei dipendenti è più produttivo e il 57% ha aumentato la motivazione quando rumori e distrazioni sul posto di lavoro sono ridotte;
- in base a uno studio dell’Università della California Irvine, i lavoratori compensano le interruzioni lavorando più velocemente. Ciò comporta, tuttavia, maggiore pressione, stress e anche frustrazione;
- una ricerca della alla Michigan State University evidenzia come interruzioni di circa 3 secondi raddoppino il tasso di errore.
Pod modulari per (ri)trovare la concentrazione
Qualità non quantità. La produttività non dipende da quanto tempo dedichiamo a un’attività. Piuttosto, è la qualità del lavoro concentrato ininterrotto a far la differenza. L’open space è nato come spazio amichevole, in cui la vicinanza rende più facile la comunicazione e la condivisione di informazioni tra colleghi. Presta, tuttavia, il fianco a svariate forme di possibili distrazioni. Qualche esempio? Conversazioni con tono di voce elevato, telefonate e videoconferenze (fenomeno acuitosi in tempi di pandemia): l’elenco è lungo.
L’opzione più gettonata, per trovare calma e concentrazione, è indossare un paio di cuffie e isolarsi. Ma, di fatto, ci si chiude in una “bolla” all’interno di uno spazio aperto progettato apposta per favorire la condivisione. In questo senso, il Collaborative Room dà una risposta fattiva. Una gamma di pod, modulari e personalizzabili, che offre un luogo per il lavoro mirato, garantendo:
- Isolamento acustico: speciali materiali fonoassorbenti e profili sulle porte garantiscono un abbattimento di 35 dB dall’interno verso l’esterno. Si sale a oltre 40 db per Phone Booth;
- Relazione visiva: i pod sono oasi di silenzio ma inserite in un contesto aperto. Chi è dentro, insomma, vede quel che accade fuori e viceversa;
- Praticità e versatilità: la struttura può essere posizionata ovunque all’interno dell’ufficio, nel luogo ritenuto più idoneo/efficace.
Approfondisci le performance tecniche di
COLLABORATIVE ROOM
Gestione del rumore in ufficio attraverso i giusti arredi
Essere consapevoli dell’importanza del fattore suono in fase di progettazione e arredamento dell’ufficio, insomma, è importante, oggi più che mai. Non si può far finta di niente. Non conviene, più che altro, come abbiamo visto più su. L’ufficio moderno deve favorire collaborazione e interazione tra le persone, ma i rumori non devono influenzare negativamente le performance. Una progettazione smart del workplace consente di tenere insieme questi due aspetti. Ricordando che il suono può essere gestito anche anche attraverso i giusti arredi. Per esempio, mediante, l’impiego di elementi fonoassorbenti a parete o a sospensione o pareti acustiche divisorie.