Ergonomia in ufficio: quando la tutela del benessere migliora efficienza e reputazione
- L’ergonomia in ufficio è una questione centrale per la tutela della salute sul lavoro.
- I disturbi muscolo scheletrici sono il 60% delle malattie professionali in Italia.
- Una workstation ergonomica è studiata per favorire l’assunzione di posture corrette
- Postazioni sit-stand hanno effetti positivi su dolori muscolo scheletrici e produttività
- La cura della salute dei lavoratori migliora reputazione ed efficienza delle aziende
Ergonomia e disturbi muscolo scheletrici
Una ricerca dell’Agenzia europea per la salute e sicurezza sul lavoro (EU-OSHA) rileva che il 70% delle aziende individuano come fattore di rischio le posture stancanti e dolorose. Incluso il fatto di restare seduti per lunghi periodi di tempo. Una quota che sale ad oltre l’80% nel settore dei servizi. La consapevolezza circa l’importanza dell’ergonomia in ufficio è cresciuta sensibilmente negli ultimi anni. Rispetto alla stessa ricerca condotta nel 2014, la percezione di questo rischio è cresciuta del 25-30%.
Ignorare l’ergonomia costa caro
C’è un buona ragione se i disturbi muscolo-scheletrici, tra cui quelli connessi a posture non corrette, sono percepiti come un problema sempre più urgente. In Italia, infatti, sono all’origine del 60% circa delle malattie professionali denunciate all’Inail. Con un costo che incide sul pil del Paese per circa 7,9 miliardi di euro (dati Gsk). Il lavoro da casa, in home office improvvisati ha peggiorato le cose. Secondo una ricerca Assosalute, infatti, questo tipo di disturbi è cresciuto del 40% durante il lockdown.
Linee guida per l’ergonomia in ufficio
La ricerca in questo campo è continua evoluzione e in Estel siamo particolarmente attenti a includere le soluzioni più avanzate nelle nostre workstation. Parlando di ergonomia in ufficio, la prima cosa a cui si pensa sono le caratteristiche progettuali delle sedie e dei piani di lavoro. Questi infatti devono essere regolabili per consentire a qualunque utilizzatore di mantenere una postura corretta. Tale, cioè, da non determinare traumi al sistema muscolo scheletrico. Ecco alcune linee guida:
- il tronco deve poter stare eretto, gli avambracci appoggiati sul piano o sui braccioli, i polsi diritti e con adeguati sostegni;
- la seduta deve essere regolata in modo che anche, ginocchia e caviglie formino angoli di 90°;
- lo schermo deve essere regolato in modo da consentire alla persona di guardare dritto davanti a sé;
- la postazione deve consentire di cambiare posizione, con libertà di movimento delle gambe, delle braccia e del torso;
- allo stesso tempo deve essere studiata perché tutti i materiali di lavoro siano raggiungibili senza movimenti innaturali.
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Sit-stand: l’ergonomia a un altro livello
L’ergonomia in ufficio, in ogni caso, non si ferma ai principi base di una seduta corretta. L’evoluzione della ricerca ha portato a riconoscere che il mantenimento della posizione seduta per lunghi periodi di tempo è esso stesso fonte di stress per il corpo. Per questo nella progettazione degli spazi di lavoro si sta diffondendo sempre più l’approccio sit-stand. Una filosofia progettuale che permette alle persone di passare dalla posizione seduta a quella in piedi, mantenendo inalterata.
Benefici di una postazione sit-stand
L’attenzione di Estel al benessere delle persone – uno dei cardini della nostra vision di Smart Office – e quindi all’ergonomia in ufficio ci ha portato a sviluppare numerose postazioni di lavoro sit-stand. I benefici di questa scelta sono dimostrati da recenti ricerche pubblicate sulI’International Journal of Workplace Health Management. L’installazione di questi dispositivi è correlata a:
- miglioramento della salute dei dipendenti e dell’efficacia organizzativa;
- calo del disagio muscolo scheletrico per il 47% dei lavoratori (schiena, spalle e collo) e un aumento della produttività per il 65%;
- impatto positivo anche fuori dal luogo di lavoro.
Ergonomia, soddisfazione, produttività
Che il miglioramento del benessere abbia un impatto positivo sulla salute in senso ampio delle organizzazioni lo dimostra anche la già citata ricerca EU-OSHA. Tra le motivazioni che spingono le aziende ad investire in misure di salute e sicurezza sul lavoro, come l’ergonomia in ufficio, non c’è solo la necessità di adeguarsi alle norme. Per l’81% delle aziende europee (il 92% in Italia) ciò aumenta la soddisfazione dei dipendenti. Per il 77% (93% in Italia) migliora la reputazione. E per il 66% (87% in Italia) anche la produttività.
Tornare in ufficio, nel rispetto dell’ergonomia
Tra le evoluzioni necessarie per l’ufficio post-Covid il benessere in generale, e l’ergonomia in particolare, dovranno avere un ruolo centrale. Questo rientra nella funzione di “incubatori” di nuovi modelli lavorativi e sociali che la società di consulenza Fortebis assegna ai “post pandemic workplace” Sedi di lavoro dove l’attenzione al benessere psico-fisico ed un senso di protezione siano percepibili sia nello spazio, sia nella sfera emotiva.
Una prospettiva, questa, in cui noi di Estel – gli specialisti dell’Italian Smart Office – ci rispecchiamo in pieno.